Analizza una proteina chiave della malattia
Gli scienziati della Northwestern University di Chicago (Usa) hanno messo a punto due terapie in grado di rallentare efficacemente la progressione della leucemia pediatrica, per ora su modello animale. Hanno pubblicato tre studi negli ultimi 2 anni sulla rivista 'Cell' e ora arriva il quarto lavoro a conferma di quello che potrebbe diventare un 'super-farmaco' contro questa malattia, ma non solo: ha le chance per funzionare anche nel caso di tumori solidi di pazienti adulti, conferma la rivista 'Genes & Development'. La ricerca americana si basa su una proteina chiave responsabile della leucemia, chiamata Mll, che quando stabilizzata rallenta la patologia. Il prossimo passo sarà combinare i trattamenti messi a punto grazie agli ultimi 2 anni di ricerca in un' unica terapia da testare sugli esseri umani, in uno studio clinico. Questo, secondo le previsioni degli esperti, avverrà entro 3-5 anni.
Il tasso di sopravvivenza delle forme di leucemia che coinvolgono la proteina Mll è solo del 30%. I piccoli pazienti hanno una percentuale molto bassa di globuli rossi, cosa che li rende anemici, mentre hanno circa 80 volte più globuli bianchi rispetto alle persone sane. "Questi globuli bianchi si infiltrano in molti dei tessuti e degli organi e ciò è una delle principali cause di morte in queste persone", spiega l' autore senior Ali Shilatifard, professore di biochimica e genetica molecolare al Simpson Querrey Center for Epigenetics della Northwestern. "Si tratta di un cancro davvero mostruoso, con cui abbiamo a che fare da molti anni" e che si punta a sconfiggere proprio attraverso queste due nuove armi da combinare. E che potrebbero funzionare anche contro cancro alla prostata o al seno.
fonte: cell
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